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Spiegare in cosa consista il lavoro del Notaio non è affatto facile. Formalmente il Notaio è un pubblico ufficiale autorizzato dallo Stato a ricevere la volontà delle parti adeguandola alle inderogabili norme del diritto. In realtà le funzioni del Notaio sono molto più ampie e sono cruciali nel nostro ordinamento, in quanto capaci di soddisfare svariati interessi, sia in favore dello Stato che dello stesso cittadino che si avvale della sua opera.
Nello specifico il Notaio effettua e svolge le seguenti verifiche e funzioni.
Verifica la legittimazione ed il potere di disporre di chi interviene nell'atto. Uno dei compiti del Notaio è la verifica dei poteri di chi pone in essere atti giuridici per il suo tramite. E così accerta l'identità delle parti persone fisiche che intervengano personalmente ed il loro stato civile, per richiedere l'intervento dell'eventuale coniuge nei casi in cui sia necessario. Accerta i poteri dei rappresentanti legali (genitori di minori, ad esempio) ed organici (amministratori di società, ad esempio), dando conto ed eventualmente allegando la necessaria documentazione, se del caso dopo aver predisposto il ricorso prodromico all'autorizzazione giudiziale.
Verifica documentalmente le qualità dei diritti trasferiti per il suo tramite. Quando ne ricorrono i presupposti (cessioni immobiliari, cessioni di quote sociali, ecc...), quando cioè vi è un diritto da trasferire, il Notaio verifica la commerciabilità del bene (eventualmente tramite accertamenti urbanistici) e la sua libertà da pesi e vincoli (ipoteche, trascrizioni pregiudizievoli, privilegi, oneri fiscali, oneri condominiali, ecc...), descrivendo l'oggetto del trasferimento nel dettaglio.
Attribuisce pubblica fede ai fatti ed alle dichiarazioni che si svolgono in sua presenza. E' questa una qualità che i cittadini storicamente ci riconoscono. Tutte le attestazioni fatte dal Notaio su fatti e circostanze da lui direttamente accertati (come la data della stipula, il fatto che certe persone con certe generalità abbiano sottoscritto l'atto ed abbiano detto certe cose, e via discorrendo) fanno piena prova fino a vittoriosa querela di falso. Si capisce quindi che un falso da parte del Notaio, come un falso da parte del Giudice, minerebbe alle radici il regolare svolgimento dei traffici giuridici, con conseguenze imprevedibili sul piano economico-sociale.
Garantisce il rispetto delle inderogabili norme giuridiche dello Stato. E' ciò che va sotto il nome di controllo di legalità: non è tollerato dallo Stato che gli atti notarili e le scritture autenticate dal Notaio contengano disposizioni contrarie a legge. E' per questo motivo che nelle materie giudicate più delicate lo Stato impone di avvalersi del Notaio, come ad esempio per la trascrizione e la voltura nei Pubblici Registri degli atti che riguardano gli immobili e per la costituzione delle società di capitale e la loro conseguente iscrizione nel Registro delle Imprese. Di qui la famosa frase del giurista Francesco Carnelluti: tanto più Notaio, tanto meno Giudice. Ciò significa che maggiore è l'intervento del Notaio in una certa area del diritto, minore è la probabilità che le parti proseguano le proprie frequentazioni in Tribunale, caricando di lavoro i Giudici e gli Avvocati. Il rispetto delle norme inderogabili protegge in primo luogo l'interesse dello Stato, ma indirettamente anche quello delle parti, che non si vedono esposte a lamentele nel periodo successivo a quello della stipulazione dell'atto.
Garantisce allo Stato il puntuale ed integrale adempimento degli obblighi fiscali delle parti. Può forse sembrare un aspetto secondario, ma quando c'è di mezzo il Notaio lo Stato ha la certezza di incassare le imposte indirette scaturenti dagli atti stipulati o autenticati. Questo perché il Notaio è obbligato per 60 giorni dalla registrazione dell'atto a pagare le imposte dovute dalle parti. E' questa, com'è intuibile, una funzione molto delicata, che suppone l'integrità morale del Notaio e che può vacillare quando il professionista opera secondo le regole della piena ed incontrollata concorrenza: ricordiamo che la concorrenza fra imprese conduce spesso, specie in fasi di crisi generalizzata, ad una fase che si chiama fallimento. Se qualcosa di analogo accadesse al Notaio (che è un professionista e non un imprenditore) nelle more dell'adempimento dell'obbligo tributario, le somme a lui anticipate dal cliente non libererebbero quest'ultimo verso lo Stato, con la conseguenza di esporlo ad un nuovo pagamento.
Traduce la volontà delle parti in schemi giuridici adeguati. Questa è chiamata funzione di adeguamento del Notaio: quante volte, in seguito ai colloqui con il cliente, si scopre che chi voleva donare in realtà voleva liberarsi da un obbligo precedente verso il cessionario o chi voleva costituire una società di persone non aveva ben chiaro il meccanismo della responsabilità illimitata. Gli esempi sono innumerevoli. E' una funzione che i Notai svolgono egregiamente a causa del loro elevato livello di preparazione giuridica. Ma è una funzione che non è esclusiva del Notaio, potendo essere svolta anche da altre figure professionali, purché analogamente acculturate. L'essenziale è che sia dedicato il giusto tempo al cliente e che il cliente sia fisiologicamente incline a dire al Notaio tutto ciò che quest'ultimo deve sapere. Il Notaio non è un aruspice e non può essere d'aiuto nei casi in cui un problema non sia stato sottoposto alla sua attenzione.
Individua esattamente i reciproci diritti ed obblighi delle parti. Un aspetto importantissimo della professione notarile consiste nel porsi in una situazione di equidistanza rispetto alle parti, tale per cui, quand'anche il Notaio sia pagato da una sola delle parti, il suo lavoro deve essere reso nell'interesse di entrambe. Il Notaio ideale è quello che nel caso in cui individui un punto di attrito tra le parti, lo faccia emergere palesemente e lo disciplini, in un modo o nell'altro, secondo gli accordi delle parti stesse, che devono essere indirizzate ed istigate a trovare una soluzione sul punto. Anche questo è un aspetto connesso alla funzione antiprocessualista del Notaio. Stipulare un atto con cui si lasciano aperte situazioni di conflitto o dai contorni incerti è fonte potenziale di liti giudiziarie fra le parti, che il Notaio deve cercare di evitare quanto più possibile. In questi casi è meglio far capire alle parti che è meglio che esse non stipulino un certo atto piuttosto che addivengano alla stipula con riserve mentali. Analogamente accade per la descrizione dell'oggetto dell'atto.
Fornisce la giusta consulenza fiscale alle parti. Altro aspetto importante del Notaio è verificare quali conseguenze sul piano fiscale derivino dal contenuto degli accordi delle parti, consigliando alle medesime la soluzione più conveniente, nel rispetto ovviamente delle norme e dei principi in tema di elusione e dell'abuso del diritto nel campo fiscale.
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